![]() Il termine giapponese Hikikomori è utilizzato per far riferimento a ragazzi che hanno deciso di isolarsi, di ritirarsi dalla vita sociale: in un mondo di social network, di legami, di globalizzazione, c’è qualcuno che desidera mettersi in disparte. La motivazione, spiegano coloro che si sono affezionati a questa dottrina, è legata a motivi personali o sociali. In particolar modo, il contesto familiare giapponese, caratterizzato da mancanza di figura paterna e protezione materna, la pressione all’autorealizzazione ad ogni costo, porta molti asiatici a optare per una condizione diversa: chiudersi nella propria stanza, avere pochi contatti con l’esterno pare essere l’unica soluzione per questi giovani affetti anche da depressione e comportamenti compulsivi. Sebbene il governo giapponese la consideri solo una forma per rimanere a lungo nella propria famiglia (in Italia qualcuno avrebbe detto ‘bamboccioni’), il fenomeno inteso come disagio sociale, ribellione giovanile o altro, si sta espandendo a macchia d’olio.
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