![]() In questo momento di criticità economica a 360° che ha investito il nostro Paese, il titolo della XXVI° edizione del Salone Internazionale del Libro a Torino, probabilmente è risultata coraggiosa ma vincente.
Tra gli ospiti internazionali: da Israele David Grossman, dalla Spagna Javier Cercas, dalla Germania Nele Neuhaus famosa scrittrice di gialli meglio conosciuta come la “Cammilleri tedesca”. A rappresentare il Cile paese ospite di quest’anno un gruppo di scrittori guidati da Luis Sepulveda, alcuni scrittori francesi hanno partecipato insieme a Jèrome Ferrari vincitore del premio Goncourt. Alla chiusura del Salone del libro, sono risultate buone le vendite nella sua globalità ed in particolare quella riferita a testi per i ragazzi ma tante restano le incognite per il futuro, questa criticità è stata ben evidenziata da Alfieri Lorenzon direttore dell’Associazione italiana editori, il quale ha ribadito “ il successo dei grandi eventi non sempre si traduce in trend stabili”, come tutti gli eventi di grande pubblico e con l’incredibile riempimento delle sale per qualunque forma di promozione della lettura, sembra che sia un mondo felice, sicuramente si è venduto e molto bene, ma resta quanto verificato: è che non sempre si entra in libreria, sono ancora pochi tra gli italiani che prediligono la lettura di un buon libro, un limite questo su cui gli editori ed i librai stanno cercando di lavorare, lo stimolo che abbiamo ricevuto da Torino è stato certamente positivo, ma l’idea vincente è: fare in modo che i lettori possano trovare sempre delle buone occasioni di consumo culturale, nella speranza che i futuri grandi eventi culturali non restino solo momentanee vetrine di celebrità, ma divengano veri e propri momenti di crescita. Condivido l’opinione del Direttore Lorenzon, è giusto non fermarsi a certi momenti di luce nel buio ma continuare gli sforzi senza mai stancarsi di ribadire che leggere un buon libro non è solo favorire il ricavo economico dello scrittore e dell’editore, ma appropriarsi del contenuto del libro certamente accresce il sapere di ogni essere umano affinchè migliori la propria cultura a livello individuale. Avanti tutta dunque con molta fiducia e positività verso un futuro che migliori intere generazioni. Torino 21 Maggio 2013 Guido CRISTIANI |